Il provvedimento amministrativo con il quale si richiede il pagamento dei canoni concessori per la derivazione di acqua pubblica ad uso energetico “non è un provvedimento amministrativo che incide direttamente sulla materi delle acque pubbliche e come tale soggetto alla giurisdizione del T.S.A.P.”, appartenendo invece alla giurisdizione del T.R.A.P., in virtù dell’art. 140 del R.D. 1775/1933, “non potendosi ritenere che l’erronea indicazione del T.S.A.P. [contenuta nel provvedimento amministrativo impugnato] possa prevalere sulle norme dalle quali si deve ricavare l’organo giudicante giurisdizionalmente competente” (si cfr. T.S.A.P., sent. 6 novembre 2018, n. 183; altresì, si cfr. Cass. Civ. Sez. Un., sent. 30 luglio 2007, n. 16798).
Ad avviso del Giudice Amministrativo, investito della questione relativa al termine di prescrizione dell’azione di ripetizione dell’indebito promossa dal G.S.E., “l’azione di recupero di somme