La valutazione della concorrenza tra più istanze di concessione di derivazione

Ad avviso del T.S.A.P., è preferibile l’istanza di concessione di derivazione che “garantisce una più razionale utilizzazione del corso d’acqua in quanto assicura una consistente produzione di energia da fonte rinnovabile e la piena compatibilità con l’ambiente, con la peculiarità dei luoghi e con gli altri usi della risorsa da parte della collettività”, nell’osservanza degli artt. 7 e 9 del R.D. 1775/1933, a condizione che le “le valutazioni, connotate da ampia discrezionalità tecnica ed amministrativa, non [siano] inficiate da profili di illogicità ed irragionevolezza apprezzabili in sede di controllo giurisdizionale di legittimità” (si cfr. T.S.A.P., sent. 131/2015).

Avv. Andrea Porro
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